lunedì 31 marzo 2014

Passai accanto a 200 persone e non riuscii a vedere un solo essere umano.
Charles Bukolwsky

martedì 18 marzo 2014

Allora Marco Polo parlò:
la tua scacchiera, Sire, è un intarsio di due legni, ebano e acero
il tassello sul quale si fissa il tuo sguardo illuminato fu tagliato in uno strato del tronco che crebbe in un anno di siccità; vedi come si dispongono le fibre?
qui si scorge un nodo appena accennato: una gemma tentò di spuntare in un giorno di primavera precoce, ma la brina della notte l'obbligò a desistere.
Ecco un poro più grosso: forse è stato il nido di una larva; non di un tarlo, perché appena nato avrebbe continuato a scavare, ma di un bruco che rosicchiò le foglie, e fu la causa per cui l'albero fu scelto per essere abbattuto.
Questo margine fu inciso dall'ebanista con la sgorbia perché aderisse al quadrato vicino, più sporgente...
La quantità di cose che si potevano leggere in un pezzetto di legno liscio e vuoto sommergeva Kublai;

sa Il Milione, Marco Polo