giovedì 15 settembre 2011

Profondo Vitangelo Moscarda

Ma il guajo è che voi, caro mio, non saprete mai come si traduca in me quello che voi mi dite. Non avete parlato turco, no. Abbiamo usato, io e voi, la stessa lingua, le stesse parole. Ma che colpa abbiamo, io e voi, se le parole, per sé, sono vuote? Vuote, caro mio. E voi le riempite del senso vostro, nel dirmele; e io, nell'accoglierle, inevitabilmente, le riempio del senso mio. Abbiamo creduto d'intenderci; non ci siamo intesi affatto.


Di ciò che posso essere io per me, non solo non potete saper nulla voi, ma nulla neppure io stesso.


Vitangelo Moscarda
personaggio di "Uno, nessuno, centomila" - Luigi Pirandello 1926

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